sabato 7 giugno 2008

Se viaggi

Se viaggi per strade che non conosci
ogni segnale ti conduce altrove
- sofférmati a guardare i monti in quinta,
il teatro solitario della spiaggia.

Lascia i tuoi passi su quella battigia,
su quello spiazzo erboso che digrada.
Osserva il volo lieve dei gabbiani,
copia la libertà delle loro ali.

Ascolta la conchiglia silenziosa:
quel rombo di onde è la voce del cuore
che ti dice di sorbire la vita,
di cogliere il giorno come una mela.


Fotografia © Daniele Riva


2008

venerdì 6 giugno 2008

Un punto cieco

C’è un posto dove la memoria svolta
lasciando di sé solo un punto cieco
- lì s’annida il cecchino come vipera,
l’oblio che s’incarna nel mai accaduto.

Ma tu che conoscevi le sue forme
le mormoravi quasi in litania,
ne facevi breviario nel salire
le strade ripide e curve del giorno.

E adesso quell’assenza che sconfina
nel nulla ti sgomenta più del tempo,
acuminate punte che tu sfiori
con la mano sentendone già l’aspro
sapore denso di sangue e di ferro.


s"
Stephanie Schlatter, "Giorni più luminosi"


2006

giovedì 5 giugno 2008

La scia di un aeroplano

Seguo la scia di un aeroplano, bianca
gugliata che cuce il cielo serale.
Se sogno di partire non lo mostro,
se negli occhi ho le Maldive o Bangkok.

Dove ribolle il crogiolo di nuvole
pulsa il cuore nero della città.
Il graffio candido è svanito subito,
come il mio sogno di isole lontane.


Fotografia © Daniele Riva


2008

mercoledì 4 giugno 2008

Mattino di giugno

Il vento muove le foglie dei tigli
e i fragili steli di camomilla.
Il mattino di giugno si condensa
nel volo dei passeri sui papaveri,
è un'aspra voce giunta da lontano,
smorzata dal passaggio di automobili.

Il miele dei ricordi non è dolce:
ha il gusto amaro di quelle parole
di donna urlate al cielo da un giardino.
Ma resto qui seduto ad osservare
la macchina che pulisce le strade:
il passato così non si cancella.


Suzy Dudley, "Papaveri"


2005

martedì 3 giugno 2008

In questo mare che tu sei

In questo mare che tu sei io entro,
in questo salso vivere d’amore,
e mi sembra di esistere per te.

Di questo fuoco che tu sei mi nutro,
di brace che cova sotto la cenere,
rossa come la fiamma delle labbra.

E l’erba cresce lungo le scarpate,
e l’acqua scorre tra le verdi sponde,
il tempo passa ed ha la tua voce.


Katsushika Hokusai, "La grande onda di Kanagawa"


2007

lunedì 2 giugno 2008

Lontane sere di giugno

Progettavo orizzonti camminando
al tuo fianco quelle sere di giugno.
Le luci dei negozi erano oasi
gialle, pozze di vita nel deserto:
mi ci perdevo scrutando il tuo viso.

Non lo sapevo allora che il futuro
è un regno senza padrone o monarca,
che il demiurgo ha plasmato già la creta.
Avrei dovuto capirlo guardando
il cielo esplodere di fiori rossi.


Fotografia © Digihoun LLC


2008

domenica 1 giugno 2008

Sognante

E se socchiudi gli occhi ti riscopro
sognante - guardo l'armonia del viso,
il naso ben disegnato, le labbra.

È una foglia di menta la memoria,
la mastico e ne sento il gusto forte,
nella mia mano racchiudo la tua
come un ricamo di felicità.

La lavanda, la pioggia, il mattino
aprono un orizzonte nuovo fuori.
Ancora sogni, sei lontana adesso,
altri mondi, altre avventure vivi.

Ma ti mescoli a questo vento di maggio
e mi doni il tuo profumo di rosa.


John Godward, "Reverie", 1910


2008