mercoledì 19 aprile 2017

La nostra lingua

Parliamo dolcemente nella notte
e scriviamo lettere profumate,
anche i nostri pensieri hanno l’aroma
di lavanda, di giacinto e cannella.

Traduciamo aprile in narcisi e viole
e maggio in ordalia di papaveri,
giugno in lussureggianti messi d’oro
- la nostra lingua è quella dell’amore.

 

Campo di grano

FOTOGRAFIA © GRESHAM VISUALS

 

2017

2 commenti:

Elisa ha detto...

Bello l'intreccio tra amore, pensieri, parole e fiori disegnato dalla tua poesia! Mi ha ricordato alcuni versi di Gibran "Sono una parola pronunciata dalla Natura/ e poi ripresa/ e celata nel suo cuore/ e di nuovo pronunciata./ Sono una stella caduta dal cielo/...................Guardo sempre in cielo per vedervi la luce/ e non la mia immagine......("Canzone del fiore").Grazie, poeta.

DR ha detto...

Grazie a te. È sempre un piacere leggere i tuoi commenti.