venerdì 13 aprile 2012

Tramonto di primavera

I

È un bianco sfolgorare la chimera
che inargenta le foglie nuove e spegne
a secchiate il tramonto questa sera.

È un palpito che ho sentito fremere
dalle parti del cuore, dove il sogno
indossa la forma divina e preme,

come il cetaceo che sale dal fondo
per respirare ed eleva il suo canto
di ringraziamento a un intero mondo. 

Il sole ora ricade come un manto:
eccomi qui, anch'io come il capodoglio,
di fronte al miracolo rinnovato.


II

I palazzi trasformano in rigoglio
questo languido specchiarsi di luci,
lo levigano con bagliori d'olio.

Li guardo e chiedo dove mi conduci,
chiara bellezza che parli all'anima
e accendi un alto sentiero di braci

nel quale precipitano i lontani
monti - così inghiotti il mio turbamento
e lo risani con la tua disamina.

«La vita» tu mi hai detto sorridendo
e non è servito aggiungere altro:
quel che seguiva io già lo sapevo.

 

NICOLA RESMINI, “VILLAGGIO AL TRAMONTO”

 

2012

2 commenti:

Vania ha detto...

...già il titolo E'.

...bisogna leggerla con calma...belle/forti/inaspettate immagini.

ciaoo Vania :)

DR ha detto...

è frutto di questo terzinato dantesco che ho cominciato a provare ogni tanto dopo aver letto Pasolini (se si possono paragonare certi grandi con le mie piccole cose)