giovedì 27 maggio 2010

All’ombra di un pino marittimo

Rimpiangi la resina che impregnava l‘aria,
e bianchissima striava le cortecce?
Non lo saprei trovare più quel pino
alla cui ombra sostammo ansanti,
timidi della nostra giovinezza.
Arrivavi per quella strada ombrosa
con il passo molle delle ragazze
e il gemito del vento nei capelli.
L’amore fu come un lampo d’estate,
lacerò il buio delle nostre anime,
ci illuminò per pochi brevi giorni.
Ricordi il manto soffice disteso
sotto noi, la dolcezza della sabbia?
Io me lo porto addosso, sulla pelle…


Fotografia © Bellavista Lignano

2006

3 commenti:

Vania e Paolo ha detto...

...molto bella...si respira l'amore.
Vania

DolceBuba ha detto...

ecco olfatto e tatto che ripescano i ricordi....

DR ha detto...

mi sto rendendo conto rileggendomi che la mia è una poesia dei cinque sensi... il sesto può essere considerato il gusto del ricordo