mercoledì 30 settembre 2009

Di fronte all’Africa

Il mare è come un sogno ripetuto,
un misterioso senso che mi prende
ora che lo guardo, di fronte all’Africa.
Lo scirocco serpeggia tra le palme,
incolla ai corpi umidi vestiti
portando sabbia e spruzzi dagli scogli.

Il mare è tutto ciò che di quei giorni
rimane, sfondo di fotografie
dimenticate al fondo dei cassetti.
Ma qui com’è vivo, in questa notturna
Sicilia dove l’Italia finisce
oltre la torre di segnalazione
e l’odore di salso che si fa vento.

Qui l’ho capito, tra le pietre nere
che brillano ai lampioni della strada:
è dentro me, il mare, sempre presente
con i suoi moti, con le onde e le maree;
è il diaframma di roccia che si fa
saltare per rivedere la luce.


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© Romeo and Juliet


2002

martedì 29 settembre 2009

Piccoli dettagli

So come ti siedi e come ti spogli
e come ridi e come fai l’amore,
so come dormi e come mi accogli,
so come piangi e qual è il tuo dolore.

E credo di conoscere la tua anima
da tutti questi piccoli dettagli
con la fede sicura di ogni flamine.
Tutti sanno quanto l’amore abbagli.

Così presumo quello che non è,
leggo il respiro del sonno leggero,
la delicata curva del tuo seno,
credendo di sapere tutta te.

 

Willy Ronis, “Deena de dos”, 1955

 

2002

lunedì 28 settembre 2009

Passano treni

Passano treni, automobili ed aerei,
passano gli autobus, le utilitarie
ma non passi tu nella strada buia,
nel cielo abbandonato dalla luna.

Come vorrei sentire i tacchi battere
l’asfalto ruvido davanti casa,
udire la tua voce che mi chiama:
ti getterei le chiavi, amore mio.

Ma passano soltanto gli autotreni,
i furgoni dei vetrai, i motorini,
passano i giorni sporchi di gasolio
e non passi tu, mai, non passi tu!

 

© Jupiter

 

2002

domenica 27 settembre 2009

Di domenica

Il belvedere finge le tue forme,
la foschia veste il mio sogno di luce
e paradossalmente vedo chiaro
se il tuo fantasma aleggia in ogni strada.
E vicoli e piazzette ripercorro;
maschere abbandonate su balaustre,
i tuoi ricordi parlano di te.
Lì mi chiedesti di Lorenzo Lotto,
dell’uso del colore nel suo secolo;
là lanciasti le briciole ai colombi,
qui facesti commenti sulla statua
equestre di Bartolomeo Colleoni.

E l’amore galleggia sul selciato,
ritorna in questo cuore senza quiete
un pomeriggio almeno, di domenica.


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Fotografia © Claudia Roffeni


2002

sabato 26 settembre 2009

Tra ricordi e speranze

Ti cerco dentro il nulla, dentro il tempo,
eterea immagine, svuotata forma
che ti muovi tra ricordi e speranze
e scuoti l'albero dei miei segreti.

Mi perdo dentro i campi dello sguardo,
nella dolcezza che mi spinse a vivere
uscendo dalla mia tana sicura,
a illuminare del tuo sole l'ombra.

 

Cliff Warner, “Dancer at rest”

 

2009

venerdì 25 settembre 2009

Pioggia di settembre

Piove. Nel lungo viale il verde cupo
dei tigli si scioglie in gocce che sanno
d’umidità e d’autunno. Sugli ombrelli
lucidi il cielo grigio si frammenta
- pezzi di specchio verso la stazione,
bolle che navigano per strada.

Cammino accanto alla malinconia:
guardiamo insieme l’estate finire.


Avery Tillmon, “City in the rain”

2009

giovedì 24 settembre 2009

Primo giorno d’autunno

L’odore di catrame nella strada,
le foglie gialle sopra i marciapiedi:
l'autunno ufficialmente è qui, arrivato
una notte di poca luna a scuotere
i rami e accarezzare le cotogne.

Stamane il cielo è ancora d'estate,
ospite che si attarda sulla porta
e prima di salutare racconta
un'ultima storiella divertente.


Max Hayslette, “Island afternoon I”

2009

mercoledì 23 settembre 2009

Scala di Mohs

Ci vorrebbero anime forti, pietre
che neppure il diamante sa scalfire
per vivere, non trascorrere i giorni.

E invece eccoci  con il nostro gesso,
con il cuore di talco ad imparare
a crescere, a diventare di quarzo.

Ci confrontiamo con simili vite
e sballottati feriamo, feriti,
con le parole e le vigliaccherie.

Un gradino più su un gradino giù
lungo la scala di Mohs della vita.


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© Medioimages


2009

martedì 22 settembre 2009

Luna di settembre

Fa capolino la luna stasera,
monile d'oro tra nuvole scure,
e mi ricorda un lontano settembre:
passeggiavi con me nella pineta
e mi regalavi la tua dolcezza.

Salgo le scale e non trovo il rimpianto
ad aspettarmi, solo la coscienza
del tempo che rovescia le clessidre.
La luna di settembre resta lì
a splendere sul collo del Levante.


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Robin Eschner, “September moon”


2009

lunedì 21 settembre 2009

È il mio compleanno

E questa sera vieni dentro un Porto
invecchiato dieci anni – è il mio compleanno.
Gli amici non sanno di te, la luna
invece sì e mi guarda malinconica.
Tengo una fetta di torta per te,
aspetto sempre chi non verrà mai.
Sono più vecchio di un anno ridendo
e bevendo e tu di un anno più lontana.


 JONELLE SUMMERFIELD, "BIRTHDAY CELEBRATION"


2007

domenica 20 settembre 2009

Cospira il giorno


Cospira il giorno contro i desideri,
frappone ostacoli e mine vaganti.
I sogni sono rimasti nel letto,
presi nelle coperte della notte.

Muovo i passi e si dilatano i tempi,
stringo i pugni e li batto sulle gambe.
Il traguardo si sposta un po' più in là,
la meta si allontana come un paese
sulla collina: lo vedi, ma curva
la strada, ti svia e lo perdi di vista.


 

imageFotografia © Schwarzknight

2009

sabato 19 settembre 2009

Barchette di carta

Varo barchette nelle pozze e navigo
ogni giorno sulle onde increspate
dei sogni, come quando da bambino
galoppavo via sul cavallo bianco
della fantasia, scuotendo le briglie
tintinnanti in un cielo di catrame.

All'erta, i sensi vigili, sul mio guscio
di carta in questi mari procellosi,
inseguo il vascello della poesia.

 

© SpeakUp

 

2009

venerdì 18 settembre 2009

Mattino sul lago

Il mattino dipinge i suoi acquerelli 
esattamente sopra le montagne 
- i laghi scivolano con dolcezza 
sotto le darsene e gli imbarcaderi.

Le mie barchette di carta hanno preso 
il largo, lottano con i germani 
che si contendono pezzi di pane 
nell’acqua dal colore dell’ardesia.

Vivere è l’esercizio del mattino.

 

 

 

2009

giovedì 17 settembre 2009

Settembre, bevendo Merlot

Settembre ha gusto pieno di Merlot
e scintilla i suoi raggi nel bicchiere.
Le nocciole raccolte sulla verde
tovaglia del prato hanno il sapore
acerbo della gioventù - mi lasciano
in bocca come un senso d'incompiuto.

Lo stoppino del sole è già alla fine,
un'altra estate se ne va, un'altra
stagione della mia vita - domani
si accenderanno lampioni di nebbia
e luminarie incendieranno il buio.


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© Photobucket

2009

mercoledì 16 settembre 2009

Aspettando la pioggia

Aspetto che la pioggia si presenti
al ballo di fine estate, che sciolga
le sue cateratte a inondare strade,
a ricoprirle di lucido cellofan.

Camminerò nel verde che risplende,
l'acqua tamburellerà sull'ombrello
e gocciolando dalle punte d'oro
a catenelle cadrà sull'asfalto.

E quando sentirò sotto le scarpe
le prime foglie secche penserò
a questa nostra sorte, come Omero,
come Leopardi, come Ungaretti.

 

© I ♥ Paris

 

2009

martedì 15 settembre 2009

L’incendio della sera

Scruto l’incendio della sera, dove,
caduti oltre le case e le ringhiere,
i lembi della luce si ricuciono.

Tu mi parli del linguaggio dei fiori,
dici della lavanda così infida,
della sensibilità della rosa.

Chissà quell’arancione che svanisce
quale significato avrebbe, forse
null’altro che il dolore del piacere.


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2009

lunedì 14 settembre 2009

La pelle del serpente

La pelle del serpente tra le dita,
il ragazzo cura le sue ferite.
Se si potesse mutare anche il cuore,
penso, ritornare nuovi e puliti
come l'orbetto uscito dalla tana...

Il nostro cuore muta di continuo,
lo fa ad ogni stagione, ad ogni amore:
la sua pelle lasciata sono i giorni,
sono i ricordi - la differenza
è che non la abbandona dentro un prato.

 

Auguate Rodin, “Eva e il serpente”

 

2008

domenica 13 settembre 2009

Sera di fine estate

Mezza luna tra nuvole leggere
- piume grigie che riempiono il cielo
e galleggiano sull’essenza liquida
che tinge d’arancione già il Ponente.

Le voci della strada si disperdono,
rumori di stoviglie aprono varchi
nella ramaglia dell’oscurità.
Mi addentro con le mani nella sera 
reggendo la lucerna del ricordo.

 

John Lowrie Morrison, “Evening. Isle of Bute”

 

2009

sabato 12 settembre 2009

I suoni della notte

Ascolto i suoni della notte scura:
cani abbaiano a un riflesso di luna,
ronzano le turbine della diga,
sfreccia una moto nelle strade vuote,
un campanile batte i suoi rintocchi.

Chissà chi veglia stanotte con me,
chissà chi pensa al suo perduto amore,
chi è in cerca di messaggi o di risposte
nella coperta dell'oscurità...

 



Immagine © Public Domain Pictures/Pixabay

 

2009

venerdì 11 settembre 2009

Due lune

Questa luna adagiata sul cuscino
rosa della sera è così diversa
da quella che una notte mi irrideva.

E tu ricorderai? Io sento ancora
quell'eco di musica mescolarsi
alla voce delle onde - tu danzavi
con lui, sabbia tra le dita sfuggivi.

E la luna, gialla e gigante, sorse
a schernirmi, bellissima e crudele.
In fondo in fondo, assomigliava a te.

 

Bill Brauer, “First we dance”

 

2008

giovedì 10 settembre 2009

C’è la luna stasera

C’è la luna stasera sopra i pini,
venuta alla mia festa di ricordi
con la veste dell’ospite d’onore.

Lei c’era anche quella sera di luglio
con le cabine e l’odore di salmastro
e illuminava i nostri corpi nudi.

Lei c’era quando stampammo l’addio
in una notte di malinconie,
era settembre e l’estate finiva…

E allora benvenuta luna, brinda
con me al tempo andato, brinda all’amore.

 

Jean Tatton Jones, “Harvest Moon”

 

2009

mercoledì 9 settembre 2009

Il fiore colto al ciglio della notte

Il fiore colto al ciglio della notte
nella cisterna gialla dei fanali
ha già il profumo della nostalgia,
i suoi petali dicono l'oblio.

E l'ho donato a te, strappato all'oasi
fresca del giardino, con la speranza
a fare da carovaniera al cuore.

 

© Tiffany Studios

 

2009

martedì 8 settembre 2009

Delusioni

Smaltisco delusioni con il passo
lento e sicuro del maratoneta,
trituro pietra a pietra e ne deposito
mucchi tra gli ingranaggi dello stomaco.

Compongo assenze in tumuli corposi,
elevo termitai di bile al cielo,
nelle ferite rigiro il coltello
per vedere se infine sanguinando
fuoriesce l’amaro che mi avvelena.

 

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© Rasmus Lindersson


2009

lunedì 7 settembre 2009

Patchwork

Aerei cuciono il cielo della sera
chiudendo in patchwork l’azzurro più tenue
e il rosa segreto dove le case
si perdono tra i boschi e le autostrade.

 

© Assaf Frank

 

2009

domenica 6 settembre 2009

Valzer di Chopin

Nel silenzio della notte Chopin
è poesia - il valzer si arrampica svelto
sulle pareti del buio come edera.

E le radici del tempo diramano
i loro ricordi lungo i riflessi
di luce che si infiammano fugaci.

Con il mento appoggiato su una mano,
socchiusi gli occhi, volo via, lontano,
su un tappeto senza spazio né tempo.

 

Liz Jardine, “Autumn waltz I”

 

2009

sabato 5 settembre 2009

Il messaggio

La parola fluttua, s'insinua, riprende
il volo lieve di farfalla, il giro
di libellula - è l'acqua che discende
dalla sorgente, quasi tempestosa,
è fiume che scorre per la pianura.

Cogli nello scirocco il suo messaggio,
interpreta il suo flebile bisbiglio,
l'urlo che rimbomba nella grotta,
l'eco che si disperde per le valli.
E fallo tuo nell'ora del silenzio.

 

Fotografia © Wallpaper Access

 

2009

venerdì 4 settembre 2009

Di quell’estate perduta

Di quell'estate perduta si riempie
la coppa dell'oblio - ti invito a berla,
a ricostruire quei ponti crollati
e a valicarne le assi traballanti.

Saprà di amari rimpianti e di dolci
nostalgie, di fiele mischiato al miele.
Così, dopo averne bevuto un sorso,
tu tra le lacrime sorriderai.

 

Derek Hare, “Summer haze”

 

2009

giovedì 3 settembre 2009

Dignità

Ho visto il nibbio planare leggero
e il falcone levarsi dal braccio
guantato, inanellare voli in cielo,
i passeri beccare le briciole.

Ho visto il corvo camminare goffo
e poi volare con maestosa grazia,
rondini disegnare larghe danze,
galli sfrontati come generali.

Ma nessuno aveva la dignità
dell'aquila in gabbia sopra Verdins.

 

© Berndt Fischer

 

2009

mercoledì 2 settembre 2009

Calce e cemento

Tramonto rosa sopra le colline
e la tua immagine impressa negli occhi.
I pensieri scavalcano i sogni, scrivono
la storia che sarà, illustrano piani,
si industriano a piantare bandierine
sui territori da riconquistare.

L'amore sai, l'amore si costruisce
mattone su mattone - metti calce
anche tu, metti metri di cemento.
La nostra casa sorgerà felice.

 

Anonimo, “Ge feng”

 

2009

martedì 1 settembre 2009

Come un colore o un sapore lontano

Come un colore o un sapore lontano
mi stai nel cuore e nel ricordo tu,
il tuo sorriso, la dolce andatura,
come un dolore o un’occasione persa
la curva del tuo ventre o le tue braccia.

Rimani dentro me e mi spadroneggi
dimentica del fatto che io e te
quel giorno di settembre un altro addio
– era un addio! – lasciammo sulle nostre
labbra credendolo soltanto un bacio.

 

Graham Reynolds, “Alone at last”

 

1998