domenica 19 aprile 2009

L’ostrica del ricordo

L'ostrica del ricordo si è dischiusa,
un'altra volta riversa parole
donate al vento una sera lontana:
fluttuano lievi nel nuovo passaggio.

E rivedo la tovaglia a quadretti,
le carte abbandonate sopra il tavolo.
Le mani si allacciavano, i discorsi
coltivavano fiori di speranze.

Sorrido adesso, sapendo il passato.
Quel giorno, lo chiamavamo futuro.


 
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2 commenti:

Asia ha detto...

Tornano le memorie, caro Ami, una riparata grandezza intima. Un caro saluto da me.

DR ha detto...

È lo scorrere del tempo: giorno dopo giorno, senza che ce ne accorgiamo il granello di sabbia diventa perla.