domenica 21 settembre 2008

Parole di una vecchia lettera

Le tue parole schiudono ricordi:
dici dell’oro della catenina
e di certi riflessi nei miei occhi;
io rivedo le tue mani leggere,
il gesto bianco dell’abbandonarsi.

Volevi le poesie: adesso le hai avute,
ma il prezzo che ho pagato è troppo alto,
è un coltello confitto nelle carni
dove l’amore vive, cuore o mente
o - come dicono - reazione chimica.

Volevi diventare la regina
di questo regno stopposo di poeta:
ebbene, vi hai regnato, regni ancora
in una incontrastata dittatura
che uccide a sangue freddo oppositori.

Ed io ammiro l’omino con le borse
della spesa parato innanzi ai carri
cinesi, ma non ho identica forza.
Continuo a farmi massacrare, Tantalo
del tuo amore, Fenice che rinasce
da un insistito rogo di illusioni.


Fotografia © Liligraphie/Freepik


2002

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