giovedì 22 maggio 2008

Pomeriggio di maggio

Seduto guardo trascorrere il tempo:
la polvere levatasi dal muro,
il raro traffico lungo la via,
il lento progredire delle ombre.

La campanella che segnala il vento
suona leggera, chiama la fortuna
con la sua rana ferma sulla foglia.

La vita ha questi momenti sospesi,
non è ozio, non è nemmeno abulia:
solo un sentirsi parte dello scorrere.
Come il cuculo. Come la lucertola.



Chris Ousley, "Fiori di maggio"


2008

3 commenti:

Luciana Bianchi Cavalleri ha detto...

anche noi "scorriamo" nella vita, come acqua fra le falde - ed anche noi lasciamo "in riva", a firma del nostro breve passaggio - depositi e tracce, più o meno grandi...- e chissà se - e cosa -resterà di noi, una volta arrivati "al mare"...
Strano pensiero, questo - indotto dalla chiusa della tua poesia - in un pomeriggio di maggio...

Luciana Bianchi Cavalleri ha detto...

ecco... lo sapevo... (ci risiamo...)

Sto per pubblicare la nuova nata, dopo la visita ad Assolo:
linfa-in-lettura!

DR ha detto...

sono lieto di essere fonte d'ispirazione, del resto da qualche parte bisogna pur cominciarla una poesia...