mercoledì 30 novembre 2011

L’assioma

Dove ci porta il vento questa sera?
A quali rive conduce memorie,
parole e piccole risate stese
tra un giorno e l'altro? Tentare di vivere,
spingere i nostri passi oltre il momento,
è l'assioma che andiamo dimostrando
sotto un quarto di luna appiccicato
al muro con un gancio di metallo.

 

THRISH BIBBLE, “REFLECTIONS III”

 

2011

martedì 29 novembre 2011

Il grigio

Già il grigio va schierando le sue truppe
uniformando novembre e il mio umore.
Fuori dal finestrino scorre Monza:
il Lambro è un serpente nero e striscia
sotto il viadotto della ferrovia.

Si accenderanno luci di Natale
e la gioia ritornerà nei cuori.
Dove adesso piegano al vento stoppie
secche un giorno fioriranno i papaveri.

 

EDWARD HOPPER, “HOUSE BY THE RAILROAD”

 

2011

lunedì 28 novembre 2011

Muro di nebbia II

Scheletri neri di tigli emergono
dalla nebbia - il mattino è un'acquaforte
di Grosz, piccolo girone di dannati
dei treni regionali per Milano.

Nel muro bianco fioriscono appena
i colorati cappelli di lana
delle ragazze, i fiocchi dei ponpon
sbocciano in questo nulla come dalie.


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FOTOGRAFIA © MYSTERIOUS MIST


2011

domenica 27 novembre 2011

Il nostro folle volo

Il nostro folle volo lo chiamammo
amore forse con fretta eccessiva.
Ci eravamo basati sui film visti,
sui libri che leggevamo con foga
nelle sere bagnate dai tramonti.

Ora, tanti anni dopo, in un mattino
nebbioso - questa cinica metafora
ha scelto il tempo - un altro nome assume
l'euforia durata quanto un'estate:
la mela morsa dell'infatuazione.


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FOTOGRAFIA © N. BOULOGNE


2011

sabato 26 novembre 2011

Ricordo di Napoli

Il pomeriggio incupiva sul mare
velando la consueta cartolina.
l'odore della pioggia era nell'aria,
nei voli dei gabbiani che cucivano
Castel dell'Ovo e il cuore di Posillipo.

I ricordi hanno una malinconia
che non c'era, rivestono di grigio
lo splendore - rigiro tra le dita
il cornetto rosso portafortuna:
la memoria diventa nostalgia.


FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA

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venerdì 25 novembre 2011

En attendant Godot

La macchina del tempo che spariglia
le carte forse è in qualche solitaria
abside o in un solaio polveroso
che cova stanchi versi di Gozzano.

Il deus ex machina che cambierà
le cose resta in un cielo di carta
ad attendere il suo giorno propizio,
il momento del tuono e della folgore.

Intanto, già fioriscono i corbezzoli.


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FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA


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giovedì 24 novembre 2011

Ninna nanna per un amore

Ti manderò una rosa, amore mio,
e cullerò le tue poesie perdute
per farle finalmente addormentare.
Ninna nanna ninna nanna amore
che non sei mai caduto nell'oblio.
Ripiega le ali e mettiti a dormire.
È tempo che la sabbia copra i sogni
e fiorisca il lentisco sulle dune.




2011