giovedì 31 luglio 2008

Sera di luglio sul balcone

Ho guardato le nuvole dissolversi
nel bicchiere grigio delle montagne:
l’estate aveva il suo gusto di menta
e una lisca di vento nella gola.

Le sedie gocciolavano il biancore
della sera nel verde delle piante.
La luce lentamente abbandonava
il balcone, indugiando a baciarlo.

E tu venivi da un tempo lontano
con il tuo passo leggero a danzare
sulla logora pista del ricordo.


Edward Hopper, "Sera d'estate"


2008

mercoledì 30 luglio 2008

La Freccia delle Azalee

La Freccia delle Azalee bianca e blu
riflessa nello specchio deformante
del lago odora di benzina e di giunchiglia.

Sulla diga foranea qualche coppia
in cerca di fugace intimità
si bacia dove l’acqua sfiora il cielo.

Non pioverà: le nuvole si sciolgono
come la neve sotto il sole caldo.
Nell’azzurro ne restano dei bioccoli.

Risuona come un mugghio la sirena,
squarcia la quieta noia della piazza.
Il battello si porta via i riflessi.


Fotografia © Daniele Riva


2000

martedì 29 luglio 2008

Il tuo ricordo

Resta nelle mie corde il tuo ricordo:
l'amore non è morto, vive in me.
Nessuno ha detto che è come un contratto,
non serve alcuna reciprocità.

Sollevo il tuo vessillo come araldo,
lo tengo stretto nella mia battaglia.
Quale battaglia? Vivere, mia cara,
e amare, che è in fondo la stessa cosa.


Jack Vettriano, "Altare della memoria"


2001

lunedì 28 luglio 2008

Sentiero dolomitico

Dopo la pioggia chiara della notte
riprende a scintillare azzurro il cielo
- panno lavato e steso ad asciugare
sulle fronde rigogliose dei larici.

Tu con la mano ti fai schermo, indichi
un punto luminoso in mezzo al bosco:
sarà uno slargo, forse una radura.

Ma io ho sguardi solo per i tuoi occhi,
che ridono leggeri e innamorati
nel cuore di un sentiero dolomitico.


Fotografia © Daniele Riva


2008

domenica 27 luglio 2008

Una giornata

Ero un pirata - forse partito all’alba
solcando sogni, salpando dal letto
abbandonato perché troppo caldo.
La giornata si è dipanata svelta
come un fuso nell’afa che colava.
Il cielo è essenza adesso nel tramonto,
ne sento quasi l’aroma, seduto
sulla tolda come un lupo di mare.


Timofin, "Barca a vela al tramonto"


1998

sabato 26 luglio 2008

Il reduce

Hanno cambiato il bancone del bar
e gli sgabelli, adesso più moderni.
In giardino ombrelloni bianchi cullano
i sonni degli avventori tedeschi,
gerani rossi riempiono cassette
in doppia fila sotto il pergolato.

Poltrone e comodini stile Impero
arredano le stanze tra gli specchi
ed i bassorilievi alle pareti.
E casa tua è stata restaurata:
un intonaco crema ha sostituito
le piastrelline glicine a mosaico,
vetri azzurri danno luce alle scale.

Ecco che cosa vede ritornando
il reduce, trascorsi ormai due lustri.
Ecco che gli si scombussola tutto,
i suoi ricordi diventano falsi
tanto da chiedersi se non sia finto
piuttosto quel presente senza l’ombra
dell’amata nei viali senza sole.


Ceri Allen, "Interno"


2002

venerdì 25 luglio 2008

Le poesie

“Lascia le parole alla poesia.”
  VINICIUS DE MORAES
Devo gridarle forte, le poesie,
perché possano giungere a te,
passare muri di periferie
vecchi balconi e insegne di caffè.

Devo lanciarle al vento, le poesie,
perché riescano ad arrivare a te,
leggere foglie stese nelle vie,
cullate dalla brezza sul pavé.

Oppure devo scriverle su fogli
sottili e infilarle sotto la porta
- già ti vedo al mattino che le cogli

come ranuncoli nella foschia.
Giorno dopo giorno è piena la sporta:
il cestino trabocca di poesia...


Jonathan Evans, "Uomo su un aeroplano di carta"


2007