lunedì 7 aprile 2008

Suonano Beethoven

“Nelle vene la primavera è diffusa.”
  VLADIMIR MAJAKOVSKIJ
Da qualche parte suonano Beethoven,
Adagio cantabile, la Patetica.
I miei pensieri oggi corrono dove
l’odore di primavera solletica

il naso e la voglia di stare fuori,
seguire il pellegrinaggio del sole,
il percorso dei primi nuovi fiori
sbocciati come fuochi nelle aiuole.

La mano ignota tocca la tastiera
come farfalla, delicatamente,
ed il mattino veleggia sul cielo

con l’indolenza della primavera.
Riprendo a camminare tra la gente
con passo più sicuro e più leggero.


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Auguste Renoir, "Jeunes filles au piano", 1883


2006

domenica 6 aprile 2008

Nuovi sogni

“Immagino che il tempo verrà
 - aiutalo a venire.”

  EMILY DICKINSON

Si incendiano nel cuore le parole
e nuovi sogni furiosi divampano
con la velocità delle viole.
E come dei caldi baci si stampano

quei nuovi desideri e i nuovi amori
che sbocciano nel sole a primavera.
La gente va lungo il fiume e i colori
mi rianimano, mi portano a sera

gonfio di questa dolcezza infinita,
di questo aroma forte di magnolie.
La fantasia si spinge molto avanti,

alimentando di sé nuove voglie,
consola del presente - e degli istanti
lievi del sogno fa un’intera vita.


Fotografia © Daniele Riva


2005

sabato 5 aprile 2008

Il canto dell'oblio


Sognarti tra le pieghe della notte
è un esercizio solito e concreto
ma vano come le barche di carta
affidate alla luce dello stagno.

E come quelle affondano i pensieri,
colano a picco gonfi di realtà
appena il giorno si affaccia alla vita
indorando finestre d’oro puro.
Spalanco gli occhi e fuggi dal mio sogno,
una farfalla che vola leggera
e si perde lontano zigzagando
tra i narcisi ed i giacinti fioriti.

Mi alzo e intono il canto dell’oblio.




Illustrazione di Karen Arnold


2006

venerdì 4 aprile 2008

Scende la sera

Scende la sera e si desta il ricordo,
sale come il fumo di una candela
in volute dai confini del tempo.

Prima era stato il vento che spingeva
grosse nuvole grigie nell’aprile
quali un branco di elefanti in sfilata.

Prima la pioggia era caduta lenta
sulle tenere foglie, sui narcisi,
ed il cielo s’era fatto d’inchiostro.

Ma ora la calma scura della notte
accoglie il jazz che suona alla radio,
stende mantelli rossi alla memoria.

E tu ritorni, con l’esile corpo,
e sciogli i tuoi capelli sul mio viso.



Fotografia © Daniele Riva


2006

giovedì 3 aprile 2008

Ritorno di primavera

Finalmente si scioglie la dolcezza
di aprile in questa sera di velluto
dove scroscia una fontana moderna.

Ritorno alla magnolia profumata,
ai narcisi carnosi che si srotolano
nelle aiuole, alle primule che bruciano.

E ritorno da un posto dentro me,
dai miei ricordi di sangue e di carne.
La linea della mano segna il tempo,
disegna sensazioni come cerchi
nel tronco di un albero, anno per anno.

Ritorno ad annusare questi effluvi,
ad inebriarmi con del vino dolce.



Fotografia © Daniele Riva


2006

mercoledì 2 aprile 2008

Totus tuus

in memoria di Sua Santità
Giovanni Paolo II (1920-2005)
Non c’era il cielo nero del Calvario
ma il buio dolce di sere d’aprile
nella notte romana illuminata
dalle fiamme di mille candele.

E lacrime e preghiere si confondono,
lo smarrimento dentro noi si insinua
come una prua che penetri nel ghiaccio.
Solo un momento… “Non abbiate paura”.

Le parole del Padre ci confortano,
ora sappiamo la sua eredità,
allontaniamo il braccio del timore
e la Sua voce risuona nel cuore.



Fotografia © RE



2005

martedì 1 aprile 2008

Al centro del mondo

Colpivano le ondate con violenza
i frangiflutti nella notte buia.
Piccoli spruzzi gelidi e salati
oltrepassavano la balaustra
e pungevano il viso come spilli.

Nella mia giacca blu facevo scudo
al vento, il bavero rialzato, mani
in tasca, sentivo lontano l’Africa.
Le foglie delle palme si scuotevano,
monotono ululava il mare cupo.

Ero al centro del mondo quella notte,
davanti al mare, in un paese sconosciuto,
mi sentivo pulsare come stella.


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Arthur Robins, "Studio di mare notturno"


2006