venerdì 21 ottobre 2016

Odisseo e Penelope

Così io vago per mari vinosi
con la mia nave fatta di poesia
- trireme? pentecòntera? piuttosto
guscio di noce o barchetta di carta.

E tu sei la Penelope che attende
il mio arrivo, seduta là in cucina.
E non lo sai che la tela che fai
e disfai è il mare sul quale navigo.

 

Olbinski

RAFAL OLBINSKI, “TACITA CONFESSIONE”

 

2016

1 commento:

Elisa ha detto...

L'aspetto più geniale della tua poesia? L'irripetibile.