giovedì 4 giugno 2015

Giardino lontano

Il tempo dei gigli e delle calle
è passato - l’amore che facciamo
è un fiore di velluto ricamato
tra le pieghe più scure della notte.

Gli anni sono volati e le illusioni
come le bolle di sapone sono
scoppiate - amami stasera come
se fossimo in quel giardino lontano.

 

Afremov

LEONID AFREMOV, “LOVE”

 

2015

2 commenti:

Federico Caruso ha detto...

Bella questa poesia,c'è tutta la nostalgia e la passione di un amore lontano...

DR ha detto...

Lontano perché nel tempo dell'innocenza ormai perduta, ma ancora presente...