domenica 16 dicembre 2012

I nostri vent’anni

Ti si leggeva l'anima sul volto
quel giorno - un sorriso, un cenno d'intesa -
e in quel pensiero inseguivi il domani
come un'erba intravista nel suo seme.

Sbocciasti quel mattino di Milano
mentre la città corteggiava il cielo
e un nuovo autunno spargeva colori
nei lunghi viali di periferia.

I nostri vent'anni ardevano in petto
come un fuoco, lo stesso fuoco che
incendia adesso i giardini di sera.

 

MARC CHAGALL, “LA FINESTRA BIANCA”

 

2012

3 commenti:

Vania ha detto...

...come si legge "velocemente" questa poesia...ed è già finita:)
ciaoo Vania

DR ha detto...

...come i vent'anni, che bruciano in fretta

Asia ha detto...

Bruceranno anche in fretta... ma restano i migliori, non foss'altro per la spensieratezza. Bella.