domenica 10 giugno 2012

Conchiglia all’orecchio

Accosto la conchiglia ad un orecchio,
il destro, come per stanca abitudine,
per sentire quel suono misterioso
che sembra provenire dal telefono.

Il mare di lontano e forse il vento,
la nostra spiaggia all’alba, i nostri luoghi
si aprono come imposte alla memoria,
spalancano paesaggi di ricordi.

Se chiudo gli occhi, arrivi anche tu.

 

TANDY VENTER, “SEASIDE MEMORIES I”

 

2005

2 commenti:

Vania ha detto...

...come disse Mozart..."non una parola di troppo"...;))

...silenziosamente assordante.

ciaooo Vania

DR ha detto...

Mozart... vedo che hai studiato "Il sale della storia". Brava. E bello anche l'ossimoro del "silenziosamente assordante"